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Angolo rosso: Massimo Spada con la boxe nel DNA
Massimo Spada, Youth di 18 anni, peso tra i 49kg e i 52kg, è un altro degli enfants terribles della Roma Boxe Torre Angela. Il cognome fa parte di una dinastia di pugili che molto ha dato alla nostra boxe. Massimo ha iniziato presto per esaudire un desiderio che in pratica aveva da quando era nato. E’ figlio d’arte, perchè Sante il padre è stato un ottimo dilettante, frenato da qualche infortunio alla mano che lo fece decidere di non tentare l’avventura professionistica. La sua passione fu trasmessa ai figli e Massimo impressiona per i miglioramenti che sembrano coordinati da un fisico sempre più robusto. Difficile trovare difetti in un ragazzo che ha fatto il suo esordio nel 2013. Ha perso i primi tre match, ma non per questo si è scoraggiato facendo appello a un carattere apparentemente sicuro di sè e dei propri mezzi. Ha cominciato con Roma Tricolore, proseguendo con la Pol. Lazio per arrivare all’attuale Torre Angela con tre maestri in comune dal mitico Domenico Condello all’attuale Alessandro Elmoeti, un maestro giovane che sa trattare con i ragazzi, per finire con papà Sante che lo consiglia e lo segue. Partecipa ai Campionati di Mondovì dove viene superato dal nazionale Depoli. Positiva anche la sua prestazione ai Campionati di Napoli dove viene battuto in finale. Entra nel giro della Nazionale e fa la sua bella figura ai Tornei Internazionali. Ad Avellino l’anno scorso conquista gli Assoluti. Quest’anno la consacrazione con la medaglia di bronzo agli Europei di Roseto con un totale finora di 21 vittorie, 1 pari e 12 sconfitte.
La domanda di rito è come, quando e perchè ?
“La risposta è semplice, perchè ho visto mio padre Sante combattere. A casa poi si parlava solo di boxe. Mi piaceva sentire i racconti di papà, vedere i filmati delle sue imprese. Da noi si respira aria di boxe in ogni momento. Siamo in molti compresi i cugini che ci alleniamo e combattiamo. La boxe fa parte della nostra famiglia”.
Quando e dove hai iniziato?
“Alla Roma Tricolore con Mimmo Condello”.
I titoli più importanti?
“Senz’altro la medaglia di bronzo agli Europei di Roseto. Ho vinto un campionato italiano. Alla fase regionale per gli Assoluti sono stato giudicato miglior pugile. Poi ho partecipato e vinto vari Tornei Internazionali”.
La più grande soddisfazione?
“Senz’altro il bronzo agli Europei di Roseto”.
Il giorno più amaro?
“Sempre a Roseto, perchè se avessi vinto alle semifinali avrei lottato per la medaglia d’oro. Sono in molti a dire che non avevo perso”.
Hai qualche hobby?
“Niente di particolare”.
Cosa fai nella vita?
“Lavoro con papà”.
Cosa vorresti dal pugilato?
“L’obiettivo è passare professionista e diventare campione del mondo. Se tutto va bene potrei anche andare alle Olimpiadi”.
Il tuo pugile preferito?
“Mio padre Sante. Aveva uno stile inconfondibile”.
Il giudizio di Alessandro Elmoeti: “Un ottimo atleta. Un gladiatore. Un atleta che fa della sua grande forza fisica la sua arma letale per i suoi avversari”.
(alb)